Le 7 regole che ti permetteranno di brillare e portare la tua carriera di istruttore al livello successivo

1 – SMETTILA DI LAMENTARTI

Eh lo so che è un’abitudine difficile da abbandonare.
Ti lamenti su Facebook, ti lamenti con i colleghi, ti lamenti con le clienti, col titolare, col marito, con gli sconosciuti…

Ci può stare parlare del più e del meno e lamentarsi del governo ladro e della pioggia che va avanti da giorni.

Se però ti devi in continuazione lamentare del tuo lavoro di istruttore allora qualcosa non va.

Perché lamentarsi è facile, alla fine basta dare tutta la colpa agli altri e non prendersi neanche una responsabilità.

La colpa è sempre degli altri… eh sì, bella la vita!

Un bellissimo libro che ho letto che si chiama “I nuovi condottieri” parla di un concetto che si chiama CASUSATTIVITA’. Una parola strana lo so. Ti spiego in breve.

Quando ci danno una risposta sbagliata, quando qualcuno non si comporta come avremmo voluto, che può essere un collaboratore, un collega, il responsabile poco importa…

La domanda che dovremmo tentare di porci è: “Che cosa ho fatto io per farlo comportare in questo modo?”.

Come vedi si stravolge tutto il paradigma e si passa dal “Si è comportato male” al “Ma forse è colpa mia?”.

Ovvio che non è che tutte le volte che una persona si comporta male la colpa sia sempre nostra, però credimi… il 90% delle volte sì, soprattutto nei rapporti di lavoro.

Quindi prima di iniziare a lamentarti a raffica senza sosta, tenta di porti quella domanda.

Non è facile lo so, ma tanto lamentandoti di tutto e tutti non risolvi nulla.

Quindi datti da fare e inizia a pensare più alle soluzioni che ai problemi.

 

2 – MANTIENI IL FOCUS E NON GETTARE LA SPUGNA OGNI 3X2

Molto probabilmente sei un super-combattente o lo sei diventato con gli anni.

Però sono sicuro che anche a te è capitato di gettare la spugna.

E capitato a tutti, i fallimenti fanno parte della vita e vivaddio che esistono, perché più falliamo più ci miglioriamo.

Però c’è un però…

Dobbiamo imparare un po’ a stringere i denti e a gettare la spugna il meno possibile.

Il discorso vale se sei l’istruttore, il titolare, il responsabile ecc. ecc., non cambia nulla.

Supponiamo che il tuo corso non vada bene (tema ben trattato nel libro LA BIBBIA DELL’ISTRUTTORE DELLA SALA CORSI).
Che fai chiudi subito i battenti?

Magari dando la colpa a tutto e tutti… eh no.

Prima cerchi nuovi soluzioni.

Forse la fascia oraria era sbagliata, forse la tipologia di corso, forse tante cose…

Però se getti la spugna al primo tentativo, rimarrai un istruttore mediocre.

Secondo me il successo si raggiunge attraverso una serie di errori e fallimenti, ma dobbiamo avere il coraggio di farli.

Quindi mantieni il FOCUS, concentrati e anche in questo caso cerca di ragionare per soluzioni.

Lo so che è difficile e articolato a volte… ma cerca di prendere quella direzione.

 

3 – DEVI ESSERE CREDIBILE

L’istruttore della sala corsi è già di per se una professione particolare.

Quella che quando lo dici, qualcuno ti chiede sempre: “Ma di lavoro? Eh ma ecc.”.

Poi se ci mettiamo anche noi a fare la figura dei CIAVATTARI non ne usciamo più.

Supponiamo che hai deciso di insegnare in palestra, a tutti gli effetti sei una persona che si occupa di FITNESS.

Se fai 2000 selfie al McDonald, in pasticceria, con la birra in mano e magari sei già in sovrappeso perdi di credibilità ovviamente.

Non sto dicendo che dobbiamo essere perfetti, ma che se non vogliamo diventare degli istruttori “mediocri e banali” dobbiamo scegliere la strada da percorrere.

Altra cosa…

Se hai deciso di lavorare in palestra… non è che poi l’anno dopo fai la gelataia, poi dopo un anno torni a fare fitness e poi inizi a fare la sarta.

E magari ti lamenti che questo settore non ti ha apprezzata abbastanza e che vanno avanti quelli che non sanno fare niente.

Anche in questo caso… gettare la spugna e lamentarsi è la soluzione più facile.

Piuttosto scegli la tua strada e mantienila.
Ci vogliono anni per diventare un riferimento, un’autorità, una persona che “NE SA” del suo settore.

Cambiare strada e settore tutte le volte di certo non ti aiuta, perché perdi di credibilità.

 

4 – CREA IL TUO PUBBLICO

E’ un argomento che ho trattato e sviscerato per bene in un libricino di 80 pagine che si chiama: “FATTI SENTIRE – Come comunicare con i tuoi allievi in maniera efficace e senza finire nella trappola dell’inutile gruppo whatsapp”.

Non basta essere “l’istruttrice”, devi crearti un tuo pubblico di affezionati FANS.

No, non devi fare la STAR a meno che tu non sia un VIP o tu abbia 1.000.000 di follower (reali) su instagram.

Si tratta di creare una tua LISTA di persone che hanno già interagito con te, con i tuoi corsi, con i tuoi eventi ecc. ecc.

Anche in questo caso poco cambia se sei l’istruttrice o la titolare.

Se sei un istruttrice e vuoi “brillare” di più delle altre, comincia subito a costruire il tuo pubblico.

Se sei la titolare e non hai ancora una lista… allora ti sei persa qualcosa di importante.
Perché il tuo obiettivo non è solo avere un gruppo di persone appassionate a quello che fai, ma devi anche vedere loro qualcosa.

Quindi inizia quanto prima la tua raccolta dati…

L’argomento ti ricordo che è sviscerato per bene nel libro “FATTI SENTIRE!”.

 

5 – NON FARE TUTTO PER TUTTI

E’ un errore che abbiamo fatto in tanti, io compreso ovviamente e l’ho fatto per tanto tempo.

Ragionamenti tipo…

Beh sono un’istruttrice di fitness di gruppo, potrei fare anche il corso di Personal Trainer e iniziare a fare allenamenti individuali.

E quindi ti ritrovi dal ballare la samba ai “Bagni Graziella” a proporti come professionista del Personal Training.

Funziona? NO.

Perché anche in questo caso devi diventare credibile e mantenere il FOCUS.

Ci può stare che decidi di prendere la strada della Personal Trainer, ma non fare confusione e non fare pasticci.

Non presentarti come Istruttrice di corsi e Personal Trainer, perché di per sé sono due mondi paralleli che non hanno un granché a che fare l’uno con l’altro

Ma poi… Personal Trainer di chi e per che cosa?

Per dimagrire? Per aumentare di massa? Per migliorare la postura?

Per le ventenni? Per le donne in meno pausa? Per le donne anziane?

Restringi il più possibile il tuo raggio d’azione altrimenti combinerai poco e niente.

Era un esempio…

Se i tuoi corsi in palestra non funzionano un granché… non ti mettere subito a fare Body Building, Yoga, Massaggi decontratturanti pensando che più cose fai più porte ti apri.

In realtà te le stai chiudendo perché sei sempre meno autorevole e credibile.

 

6 – SMETTILA DI FARTI I COMPLIMENTI DA SOLO/A

E’ un problema molto comune lo so, ce ne sono tanti.

Ma tu stai leggendo questo articolo e ora sai che facendosi i complimenti da soli si diventa solo OBSOLETI e ODIOSI.
Nient’altro, non c’è nessun beneficio.

Ma quelli che si fanno una sfilza infinita di complimenti non lo sanno, e sono talmente concentrati sull’ “IO” che anche se glielo spieghi non lo capiscono.

Ora ti faccio un esempio pratico per farti capire perché farsi i complimenti da soli non serve a nulla.

Supponiamo che ti serve un Televisore nuovo, hai più o meno capito qual è il modello che vuoi e dai un’occhiata on-line per vedere la gente che ne pensa.

E nota bene “PER VEDERE LA GENTE CHE NE PENSA”.

Non è che vai sul sito della SAMSUNG a vedere loro che cosa dicono di loro stessi.

Perché un’azienda è come una persona, se le chiedi com’è il suo prodotto ti dirà che è perfetto per te e che te lo devi comprare subito.

Mentre tutto cambia se quella opinione te la dà qualcuno che quel televisore lo ha comprato e usato per davvero.
In quel caso diventa credibile.

Facciamo un altro esempio nel nostro fantastico mondo del fitness.

Se tu sei una titolare e stai tenendo un colloquio, non ti interesseranno un granché le storielle che ti racconta l’istruttore.

Semmai vorrai vederlo all’opera in sala corsi e sentire i commenti entusiasti delle allieve.

Quindi come vedi se ti fai i complimenti da solo/a non solo diventi odioso, ma gli altri non ti credono.

Perché pensano: “Beh sta parlando di sé stesso, è ovvio che ne parla bene”.

Concludendo…

Cerca di dare il massimo a tal punto che le persone parlino spontaneamente di te, solo in quel caso avrai fatto BINGO.

Un ultimo esempio che è successo proprio a me di recente…

Il responsabile (nonché socio) mi presenta un altro dei suoi 2 soci, e io sorrido gli dico: “Sono Salvo e sono un istruttore dei corsi”.

Il responsabile mi guarda, poi guarda il socio e gli dice: “Beh lui non dice niente però… ha scritto dei libri, ha creato un programma con la palla…”. Diciamo che gli ha fatto un riepilogo veloce di quello che faccio.

Ecco quella è stata una bella soddisfazione, e soprattutto alle sue orecchie era molto credibile perché lo stava dicendo il suo socio in affari. Di lui si fida, di me ancora no, non sa neanche chi sono.

Quindi… smettila di farti i complimenti da solo. Non serve a niente.

 

7 – ABBASSA LA TESTA E CONTINUA AD IMPARARE

Per imparare intendo tante cose.

Non solo le coreografie e gli esercizi.

Perché se mi segui da un po’ sai che considero la parte tecnica solo una parte del nostro lavoro.

Imparare può riferirsi ad un esercizio, all’approccio con il cliente, all’approccio con il titolare/responsabile: fa tutto parte del nostro lavoro.

Imparare significa anche non dire: “A ma a me quelle cose non servono… io devo solo insegnare la disciplina X”, e finisci per incartarti e diventare mediocre e banale.

Quindi abbassa la testa e ricorda che tutti possiamo sempre imparare qualcosa.

Se fai questo lavoro da un’eternità, magari sei un drago della tecnica però può essere che tu ti sia perso qualcosa per strada.

Inizia pure a mettere in pratica le 7 regole e vedrai la differenza.

Buon lavoro collega.

Mi chiamo salvo e sono l’ideatore di Real Ball Fitness e l’autore
del libro: LA BIBBIA DELL’ISTRUTTORE DELLA SALA COSI

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LA BIBBIA DELL’ISTRUTTORE DELLA SALA CORSI

Salvo Oliverio

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